Persona, che ama per massima di avere un Cristo da Tavolino della maggior bellezza, che ritrovar si possa fra li Modelli fatti dalli più celebri scultori, ha incaricato lo Scrivente
Artista di farne le più esatte ricerche; Non ha mancato egli di occuparsene per quanto gli è stato possibile; ma avendo confrontato la natura sopra i rinvenuti Modelli, ha riscontrato, che questi non corrispondono a rappresentare il grande Ogetto in quel modo, che dir si possa = questo è un Corpo umano posto in Croce = cioè in quel modo, che somministra l’istessa Natura per fare un Cristo, che veramente assomiglj un Dio fatt’Uomo.
Persuasa di tal verità La Persona stessa, che desidera di avere un Cristo senza difetti, ha obbligato lo Scrivente a farne un modello. Ma siccome ognun sà, che veruno può essere buon Giudice di se stesso, e che molti sono gli Adulatori, molti gl’Ignoranti, e molti gl’invidiosi, e maligni, cosi per evitare costoro, e scansare ogni ostacolo, onde assicurare l’assunto impegno con la maggiore autorità possibile, lo Scrivente nell’accingersi all’opera senza trascurare alcuna cosa, ha confrontato la stessa natura per sua sicurezza, ed ha esegiuto l’ideato modello.
Vorrebbe ora sottoporlo all’esame de SSigri. Professori Accademici di S. Luca; e però dopo di averne prevenuto il degnissimo Sigr. Mse Canova, che gentilmente gli ha promesso di andarlo a vedere, viene anche a pregare lo stimo Sigr. Cave. Tordwalsen perchè voglia favorirlo ad osservare il riferito Modello per palesargli con ingenuità, se vi fosse mai a sua cognizione qualche altro Modello più espressivo, che in se racchiuda tutte quelle regole, che esigge l’arte, e la Natura per fare un Dio in Croce, quale formandolo, o copiandolo fedelmente, possa almeno giudicarsi di un egual merito di quello fatto, perchè non è giusto, ne egli vuole in conto alcuno defraudare la Persona nel far uso del suo Modello, qualora fra quelli de bravi Artisti, che si hanno preceduto nella Scultura, se ne ritrovasse uno di egual merito, dovendo quello in tal caso essere preferito.
Al contrario non si deve mai trascurare di migliorar la Scultura la più interessante, allorchè si conosca di potervi riuscire; diversamente mancherebbe nelle Scrivente il vero lume intellettuale, tanto in massima di morale religiosa, quanto in massima di arte, se Egli operasse diversamente, e perciò si protesta, che gli sarà di eguale consolazione tanto se si conosca un Cristo di egual merito del suo, quanto che egli possa essere assi[curato] [teksten dækket af forsegling] di aver avvicinato nella concepita ide[ale in] [teksten dækket af forsegling] suo Modello l’Immagine di Gesù Cristo.
Lo Scrivente spogliato affatto d’ogni amor proprio, di ambizione, e d’interesse, si è risoluto di fare quest’invito, per ritrovare il più bel Cristo, che sia noto ai distinti Professori dell’insigne Accademia di San Luca: questo è il suo scopo; e però si lusinga di esser favorito in propria Casa dal degnissimo Sigr. Cave. Tordwalsen, di cui si rassegna con la più distinta stima suo Devmo, ed obblmo Servitore
Casa li 30 Aprile 1818.