A li di,, 4 Settebre,, 1835
Dopo le TrasCorze Vicende di mia Famiglia a lei ben, note mi Vedo deCaduto nella miseria Col peso della Madre, a Cui non posso Apprestare il più leggero sorCcorzo per esere rimasto sulla nuda terra, primo Affatto dei mezzi neCesari a proCcarmelo, ma Avendo pasato una fortte Malattia il Mese sCorzo Co la perdita di,,. 11 sanquignie, non Avendo avuto maniera di potermi Curare, ma mi ritrovo una fortte ConvalisCienza senZa Avere da potermi Alimentare, RiCorendo alla Vostra Gentilezza avendo ConosCiuto lindole è li suo bon Cuore, mi perdomi di tanto ardire Che mi prendo di mandarglie queste due Righe, per Avere qualche susidio, mi torna pure alle memorie Che lei è il benfattore di mia povera Madre, Come spero Che in queste Angustie Che mi ritrovo lo sarà di me, p Cui lusingandomi Che Vorrà penetrarzi delle mie sventure Caldamente la prego a farmi questa Carita, ma baCiandogli teneramente le sue Mano, non manCherò di pregare p lei il Signore, onde quelle riConpenze Che non potrò darl Io le sia da lui,, atribuita Con lunga Vita, e prospera Conservazione, nell’ Atto Che pieno di stima mi pregio rassegniarmi
Obbmo Serevo
Luigi Moglia.