Hamilton Palace
Scotland Li 20 Maggio 1832.
Carissmo. Sigre. Torvalsen
Non mi voglio scusare per la libertà che prendo nell’indirizzarle il presente foglio: un mio compatriota è il latore; il quale è andato a Roma per istudiare la scultura, e ne ha digià palesato qualche desposizione favorevole. Sò che ella ama troppo l’arte di cui ella ne posta il vanto, per non volentieri incorragere un giovane, il quali animato dall’entusiasmo colto dalle belle opere dell Antichità, vorrebbo immitarle. Mi fac[cia] dunque la grazia d’accogliere il Sigre. Patric[k Par]ke, il latore di questa carta. La scozi[a] sarà grata. La scultura vi darà un’ alunno diligente, ed io avrò d’aggiungere una novella alle tante grazie che ho ricevuto alle sue mani. La notizia della povera Italia mi fa tremare – comparisano nelle lontananze guerre e revoluzioni – ove anderanno a ricorrarsi le arti e le scienze! Speriamo che sarà accordato alla città delle sette colli di scansare la tempesta che la minaccia, e di poter dar’ un asilo nello studio di Torvalson alle grazie, alle muse, ed alla philosofia. Mi prevalgo con piacere di quest occasione, per assicurarla dei sentimenti di stima, d’ammirazione, e d’amicizia, con i quali mi dichiaro, Carissmo. Sigre. Torvalsen
Suo devotissmo. ed attaccatissmo Serv
Duca d’Hamilton.
[På bagsiden med Thorvaldsens egen hånd:]
S. Giovani della Piena[?]
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