Stim[atissi]mo. Sig[no]re:, | Firenze, 24 Agosto, 1805. |
Bramando di ragionar con V[ostra].S[ignoria]., per un’affare concernente la sua professione, fui la settimana passata al suo studio in Roma, sull’aspettativa che fosse tornato da Livorno. Il Cav[alier]r. di Lyzackewicz, Inviato di Russia presso il Rè di Sardigna, che m’impose di reverirla distintamente, m’indirizzò al Sig[no]r: Benvenuti per saper le sue nuove, onde poterla veder qui, se per caso Ella fosse in viaggio di ritorno a Roma. Sentendo che non intende di partir di costà fino alla metà del mese prossimo, Le invio queste poche righe per mezzo di Mo. Appleton Console degli Stati Uniti, pregandolo di convenir con Lei del modo e del quando io possa incontrarmi con seco in Livorno, o in Pisa dove dimoro, e dove sarò domanlaltro.
Intanto con perfetta stima ò l’onor di soscrivermi,
Suo Dev[otissi]mo., e Obed[ientissi]mo. Servo,
Filippo Mazzei