Eccellenza
Avendo saputo per parte dei fogli l’arrivo in Parigi della mia Cognata Signora Catalani, e sapendo quanto Vostra Eccellenza à parlato ad essa nell’suo viaggio; in vantaggio della mia Consorte e figli, alla quale V.Ecc: l’indusse al punto di voler a noi spedire un valore d’argenterie a nostro soccorso, e far cio trasportar da V.Ecc: stessa ma stante il gran’ suo equipagio non gli permise portar cotesto dono: e sapendo ancora che la sudetta Signora Catalani fece a V.Ecc: altre promesse in favore della mia famiglia: trovandoci ora in gran critiche circostanze, e per queste mi è convenuto levar’ da Roma il figlio più piccolo e la Consorte per sostentarli colla mia paga.
Ora essendosi la Siga. Catalani molto a noi approssimata; sono dunque a supplicare V.Ecc: acciò si compiaccia scrivere ad essa una lettera, nella quale metterli in memoria le promesse che fece a V.Ecc: in nostro soccorso, ed il nostro critico stato: e mi lusingo che la sua lettera farà quel grand’effeto che spero, e mediante cotesta lettera; essa non mancarà di dar’à noi qualche piccolo soccorso in questi nostri bisogni.
Mi perdonerà del incomodo: e libertà che mi prendo, se le voglio in qualche cosa V.Ecc: deve comandarmi, che avrò sempre con onore di servire V.Ecc: e non saprò quali infinite grazie rendergli di tanto favore che e per farmi: e con tutta Stima e rispetto unito alla mia Moglie le facciamo devotissima riverenza.
Di Vostra Eccellenza.
Devotissimo Obbligatisissimo
Servitore Giambatta. Marini
Tente. Comte. di Piazza.
Anagni li 21. Giugno 1821.