Gentilissmo Stimatissmo Signore
Roma 16 Giugno: 1825.
Appena la S.V. m’onorò della sua prima cortesissima lettera, ove gentilmente mi richiedeva delle memoria riguardante la mia vita artistica per compilarne un cenno biografico, mi rivolsi ad un mio Allievo dimandandogli la copia di alcuni appunti ad essa relativi da lui già presi, e se il medmo: li avesse trovati scritti con quest’ordine che si richiede mi avrebbe tosto compiasciuto, ed Ella forse non avrebbe avuto luogo di credermi repugnente ad un atto cotanto gentile.
Creda pure Signore che tanto ritardo è venuto in seguito di lunghe disgrazie sopravvenute nella famiglia di questo mio Allievo, il quale essendo stato obbligato di cangiar soggiorno, senza aver pensato di parlarvi seco questi abbozzi, non ha potuto corrispondere alla mie brame, ed ho dovuto mio malgrado aspettare il suo ritorno, del quale essendone lusingato dei una settimana all’altra ha fatto si che ho mancato di riscontrarla.
In breve avrò il piacere d’inviarle quanto mi ricerca, ed intanto la prego di scusarmi, e di credermi colla dovuta riconoscenza, stima, e rispetto
Il Suo Devo, ed affmo Servo
Alberto Thorvaldsen