ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
Li 21 Decembre 1835
Le cento firme, le quali rendono valida l’obligazione volontariamente assunta dagli Accadenici contribuenti di pagare scudo uno al mese a datare dal 1 Gennajo 1836, ed assicurano sopra più solide basi la futura esistenza dell’Accademia, sono di già compite, e prima che termini l’anno corrente giungeranno probabilmente alle cento venti.
È lusinghiero pel Consiglio dell’Accademia di poter dare questo annuncio ai signori Accademici contribuenti in quel giorno stesso in cui nell’anno scorso venne proposto lo scioglimento dell’Accademia per la mancanza appunto di mezzi adeguati a farla decorosamente esistere.
A mantenere questa esistenza sopra un piede di regolarità permanente il Consiglio ha già stabilito un nuovo contratto per la esiggenza delle tasse Accademiche colla espressa condizione (al collettore di dette tasse) dell’inesatto per esatto quale verrà fatta rigorosamente eseguire.
Per tale modo consegnandosi all’Esattore nel primo giorno di ciascun mese le ricevute firmate dal Tesoriere per la tassa dovuta dagli Accademici pel mese incominciato, esso ne verserà l’intiero ammontare nell’ultimo giorno dello stesso mese, colla sola detrazione del premio di esiggenza convenuto nel sei per cento.
Il Consiglio pertanto, nel rendere i dovuti ringraziamenti ai signori Accademici contribuenti per la premura colla quale hanno corrisposto al voto esternato nella Congregazione generale de’ 6 Settembre passato pel raddoppio del contributo mensile, non dubita che i medesimi saranno esatti nel pagamento di dette tasse mese per mese, anche per non porre l’Esattore nella necessità di non poter adempiere agli obblighi assunti; assicurandoli, che siccome l’Accademia non ha giammai posseduto un corpo così numeroso, ed imponente di virtuosi, come al presente, così anche per parte sua potrà corrispondere in correspettiva agl’impegni contratti per le dodici serate all’anno a piena orchestra, e per i saggi privati a piano forte.
Per il Consiglio
Il Principe dell’Accademia
Gaetano March. Longhi.
Il Segretario G. Spada.
[På udskriftsiden med Thorvaldsens hånd:]
Qualche A a
Alla Sigra Anna Maria MacGeachy l’ossequio
per recordarsi qua qualqe volte
si Un [xxx]
Qualche volta
à Sue Amico
[på den modsatte halvdel af udskriftsiden, også med Thorvaldsens hånd:]
Een Lykkelig Reyse og glem os ej ved Deres Tilbagekomst
