Carissimo Amico,
Presentandosi una buona occasione, di darvi qualche mia notizia, non voglio mancarla per richiarmarmi alla cara sua memoria. Jo spesso penso a Roma, ai belli momenti che passai nella dilei compagnia, tanto nella casa Humboldt ed altre, che nel museo del Vaticano, dove guidata dal di lei genio, godei doppiamente la felicita d’ammirare, quei capi d’opera dell’antichita. Tanta contrasegni d’amicizia ch’ebbe da lei durante il mio soggiorno a Roma mi fanno sperare chè il nome Fanisca non sarà del tutto dimenticato dal mio amico. Alberto, spero che il tempo non ha distrutto il ricordo fragile d’una amicizia inalterabile, sul quale è inciso: “Nei giorni tuoi felici ricordati di me!” e spero che questi versi mi avranno qualche volta ramemorato al dilei pensiero!
Vivo colla speranza di poterle un giorno presentare il mio caro sposo e la mia gentile Maria, che certamente non dubito, troverebbe in lei un ammiratore ed un amico; se l’amor mio materno non m’inganno e gentilissima e bellina al detto di tutti! Capelli biondi, occhi celesti, carnagione delicata –—e di più si applica in tutto ciò ch’io le insegno. Maria conosce il nome ed il ritratto da Thorwaldsen – come l’amico stimato della sua madre ed il più grand artiste vivente. Chè piacere anche per il mio caro Stanislav di poter fare un giorno la dilei conoscenza.
Queste righe le sarrano rimesse dalla Contessa Sophia Coudenhofen chè si ralegra molto di fare la di lei conoscenza. Essa è buonissima Donna e piene di spirito.
La prego di consegnare l’inclusa alla Sigr. Rosa, la mia cara comare.
Perdo quasi la speranza di poter giammai possedere il pregioso dono, chè ricevei da lei l’ultimo mio giorno nomastico chè passai a Roma – quel bellissimo amore chè in tanto tutto quelli chè lo videro
Molti complimenti di parte del mio marito un baccio della Maria.
Per sempre la di lei amica
Fanisca Doré
Caspers.
Vienna 18 Feb: 1834. | Meine 6 jährige Maria will Ihnen durchaus auch schreiben, hat es aber noch nie gelernt. |