Preg[iatissi]ma Signora
Nel chiedere le di Lei nuove al suo Signor Padre, non ho fatto che assecondare un impulso del cuor mio, giacchè tanto la stimo e l’apprezzo. Godo in sentire la certezza della sua buona salute, e la ringrazio della gentilezza con cui cosi cordialmente mi scrive, e delle cose officiose che mi dice sul mio Monumento poste in codesta Capitale. Mi conservi la preziosa sua benevolenza abbia cura della sua persona a noi così cara: Mi riverisca il suo Signore, goda sempre degli applausi resi al suo merito, e mi creda con particolare stima, ed affetto.
(Thorvaldsen)
Roma li 3 Decembre 1827