Rome 2 Giugno 1842
Mio caro amico
Io avevo sperato in vece di queste righe, di venire da me trovarvi a Parigi, giacché ho fatto il viaggio da Copenhagen a Roma colla Sgra Baronesse Stampe io speravo anche tornare con lei, ma ella essendo forzate per affari di tornare più presto che io posso finire i miei lavori qua ella vi presentera queste righe essendo molto desiderosa di fare la vostra conoscenza e io vi prego di riceverla come se fosse me stesso, giacché ella è la mia più cara amica, in di cui casa ho quasi passato tutto il mio tempo per le quattro ultimi anni, ella potrà contarvi tutto quello che desiderate sapere quando a me, come se fosse me stesso. In somma io vi sarò molto grato se voi volete presentarla alla vostra amabile moglie e figlia, di che, come di voi, abbiamo parlato spesso, e mi ha rincresciuto assai di non esser state a Roma quando voi ci f[xx]ste due anni fa. Io spero ancora che la Baronesse Stampe vi in corregerà di fare un giro a Copenhagen e che noi li ci vedremo. Intanto io sono
Vostro devotissimo amico
Alberto Thorvaldsen