Illustrissimi Signori
Anna Maria vedova Uhden altra volta espose alle Signori loro che il defunto Commendatore Alberto Thovaldsen le aveva molto prima che partisse da Roma per Copenhagen assegnata la somma di scudi quindici mensile come avranno potuto verificare dalle moltissime ricevute che si saranno trovato fra le sue carte. Questa largizione non fu tuttaffatto gratuita, ma rimuneratoria in parte di tutto quello che la scrivente aveva fatto per lui in tempo meno felice, quando cioè non avendo egli alcuna fortuna essa divise con lui quel poco che possedevano allora per la giubilazione datale del marito, che poi perdette con le relazioni contratte col defunto Commendatore. Vide essa che in seguito di tale esposto si degnarono continuarle quell’assegnamento, e rendeva i dovuti elogi alla loro giustizia; percioè sentendo oggi dall’Illmo Sig.e Cavalier Bravo, che si eccita qualche difficoltà sulla prosecuzione di quest’assegnamento, non puo a meno di ritornare a rammentarle le accenate circostanze ed a fare osservare alla equità lora che dessa trovasse in età di circa ottant’anni, debolissima di salute, e priva d’ogni altro mezzo per provvedere ai bisogni della sua vecchiezza. Spera pertanto che non saranno mai per privarle di questo aiuto ed in tale certezza torna a ripetere gli attestati di sua riconoscenza.
Roma 1 Settembre
1846
Anna Maria vedova Uhden