Mio Stimatissimo Sigr Cavallier Torvvalzer
Mi faccio il dovere di rimettere per la Posta a Vostra Eccellenza il Decimoquinto Fascicolo della mia Storia
Riminese, e in un troverà compiegato il mio Manifesto della Storia dè Principi Malatesta Germanici che vado a intraprendere. Supplico per tanto Vostra Eccellenza quanto mai sò, e posso di volermi benignemente ajutare favorendomi una qualche altra Associazione nuova a questa Storia Malatestiana che furon Principi consanguinei dell’Imperatore Ottone Terzo di Germania.
È un tempo lunghissimo che da qui due miei Gattori di Roma Francesco Gaudenzi, ed Alessandro Adducci io
non ho avuto alcun riscontro, e non sò qual somma abbia L’Eccellenza Vostra pagata a Loro per questi miei Fascicoli, ma giusta li miei registri io avrei d’avere da Vostra Eccellenza compreso l’importo di questo Decimoquinto Fascicolo sarei Creditor suo di Scudi Quattro Romani, e perciò la prego con tutto l’entusiasmo dell’animo di scrivermi, e farmi scrivere due sole righe, e spedirmi per la Posta quel Denaro che credera Lei ch’io debba Avere, che salderò questo di Lei Conto. Mi ajuti per carità che come sono miserò nell’Arte, cosi son povero di beni di fortuna, e carico di numerosissima Famiglia. Questi Esattori non mi corrispondono mai, e cosi mi và perduto il mio profitto. Si mova adunque a pietà di me, e giacche Ella mi favorisce d’essermi associato faccia almeno che il denaro che Ella paga venga per la Posta in mie Mani. Sperando d’essere di Vostra Eccellenza esaudito ho il piac[e]re di salutarla caramente e di dichiararmi
Di Vostra Eccellenza
Rimino 30 Settembe. 1822 | Devo. Obbo. Servitore |
Alessandro Bornaccini. |