Eccellentissimo Sigr. Cavaliere Torwalzer
Quale, e quanto onore Ella cortesemente si è degnato di compartirmi colla tanto onorevole di Lei associazione alla tenuissima mia Opera della Storia di Rimino mia Patria figurata con miei Incisi, merce i gentili buoni Uffizi della tanto Sublime Siga. Marchesa Sacrati.
Nel più vivo dell’Animo mio io sento le infinite Obbligazioni che le debbo, e quindi non ho frasi che bastar possino d’umiliarle i miei ringraziamenti, ma voglio Ella conoscergli nella maggiore espanzione.
La Supplico poi ardentissimamente, e con tutto il cuore mio Egregio Sig. Cavaliere Benefatore a volere, compatire queste male ordinate mie Composizioni ed intagli, e quindi prenderli per cortesia propria del di Lei Animo sotto la Inclita di Lei Protezione, e cosi farmi strada con dette associazioni all’incoraggimento, e tanto abbisognevole Lucro alla Sussistenza della numerosissima mia povere Famiglia.
La Avviso Sigr. Cavaliere che oggi colle Posta le spedisco il Primo, e secondo Fascicolo della detta mia Opera, e cosi farò Mensilmente per successivi fascicoli.
Abbia La bontà di permettermi che le dica che mi sono note le Divine di Lei Produzioni [in] marmo, e che le Osequi quella Venerazione, e tutte quel sublime encomio che merita L’altissimo di Lei sapere, e che pur anche con questi stessi Sentimenti io Umilmente, e rispettosamente mi dico
Di Lei Sigr. Cavre: Torwalzer
Rimino Li 13. Luglio 1818
Devo. Obblio. Unmiliss. Servito Obbo.
Alessro. Bornaccini