Mio ottimo amico
Il Sigr. Cave. Cazzaniga, giovane litterato, e che molto si distingue qui in Milano pei suoi talenti viene in Roma per gastare le migliori opere dell’antichita, e per ammirare le moderne dei grandi artisti, de qual ha dimostrato desiderio di conoscerLi di persona: è perciò che lo dirigo e lo raccomando a voi come il sommo fra tutti. Questo mio amico ha già formato una grandissima opinione di Torvalsen, ma son certo che s’aumenterà ancora se gli farete vedere gli ultimi vostri lavori, li quali sentono del divino. Jo vorrei pur farvi quelle lodi che meritare i vostri travaghi, per l’effetto meraviglisso che mi fanno nell’animo ogni volta che le vido, ma non è da me il tentare così difficile cosa: sarà certamente piu agevole al mio raccomandato il parlare degnamente di voi perche egli è energico ed elegante scrittore.
Mi è oltremodo caro, mio ottimo Cave., di ripetervi i sentimenti della mia affezione, e dell’infinita mia stima Vi pregherò di salutarmi tanto tutti gli amici della Barcaccia.
Non dubito che, secondo il solito, avrete i palchi anche a Tordinona vorrei che faceste gran partito, e molte cose tanto per la Sigr Ekerlin quanto per la Sigr Tavelli. Quando le sentirle col loro bel canto, e le osserverete siccome belissime, non farà piu bisogno di raccomandarvole, ma intanto, prima di andare in scena, fate tutte quanto potete in favor loro.
Io avrei una mezzo intenzione di venire a fare gli ultimi giorni di carnevale, ma il progetto andarà facilmente a vuote perche il viaggio non è tanto certo.
Credo che il Ré di Baviera non verrà a Roma durante l’inverno: La però promesso alla M.T. di ritornare in Italia alla primavera; e voi avrete la fortuna di vederlo, e di essene abbracciato da quell’ottimo Sovrano. Vi faccio di nuovo i miei complimenti.
Al V. affo. Serve. ed Amo.
Pro Oggiani.