Pregiatisso Amico
Ella si ricorderà che quando ebbi l’onore di parlarle in Milano le ho detto che avevo un giovane a raccomandarle studente il disegno, il quale veniva a Roma per applicarsi alla pittura; ed io mi ricordo che ebbe tanto buontà di dirmi che bastava che il mio raccomandato si presentasse a Lei in nome mio perche si sarebbe prestato a giovargli con impegno, del che il mio amor proprio ne fu assai lusingato, e nei fui sensibilissimo. Questo Giovane è il Sigr Andrea Appiani Nipote del nostro gran fresante Andrea Appiani. S’egli avrà tanta attitudine, e tanto talento per avvicinarsi in merito allo zio divernà sommo pittore; e se Ella contribuirà a farlo avanzare coi suoi consiglj, io, la sua rispettabili Madre, ed i Milanesi tutti le saremo infinitamente obbligati. Intanto io la ringrazio anticipatamente di quanto sarà per fare al Sigr. Appiani.
Dopo d’averle parlato delle bisogne altrui credo di poter pensare anche alle mie, supplicandola, Sigr. Cave., di continuarmi sempre l’onore di sua benevolenza, e di credermi che nessuno al Mondo lo stima, e lo ama piu di me.
La prego di salutarmi tanto gli amici della barcaccia in Teatro, e di ricordarmi a loro
Il Suo Divo. affo. Serve. ed Ao.
Pietro Oggioni