Illmo Signore
L’onore, che ricevo per parte di codesta Accademia di Belle Arti di Copenhague, che volle ascrivermi tra suoi Membri, fa si, che a Lei mi dirigga, pregiatissimo Sig.r Commendatore, per doppio motivo.
Il primo consiste nel pregarla di far presenti i miei più distinti ringraziamenti a’ Membri componenti l’Accademia stessa, due de’ quali si compiacquero firmare insieme a Lei la graziosissima lettera, in cui mi si partecipa la sullodata Nomina.
Non posso quindi dispensarmi dal testificarle la mia particolare riconoscenza non solo per la memoria che Ella ha serbato di me, ma per quanto ancora ha contribuito ad onorarmi nella medesima circostanza.
Assicuri poi gli onorevoli Membri dell’Accademia stessa, che mi terrò fortunato se potrò comunque prestare i miei deboli servigj a vantaggio degli Artisti Danesi, che si recano ad ammirare questa antica sede delle Arti.
Mi permetta finalmente, Sig.r Commendatore, di chiamar felice la sua patria, che può gloriarsi di aver ricuperato un tant’ uomo, qual’ Ella è, rapito all’ Italia, e specialmente a Roma, che spero non vorrà disconoscere come sua patria seconda, la quale non è ancora fuori di speranza di rivederlo fra le sue mura.
Mi conservi la sua grazia ed onorevole amicizia, mentre con sensi di distintissima considerazione mi pregio ripetermele
Roma 15 Giugno 1843.
Devotissimo ed Obbmo Servitore
G.P. Campana.