Illustrismo: Sigre: Cavaliere Comendatore.
Avendo inteso dal mio fratello Luigi che V.S.I. mi fà avvisare che nella prima vera prossimo arriverebbe una fregata nel porto di Livorno per prendere il Salvatore, è per ciò mi fà sapere che la S.V.I. dessiderebbe che io cavassi meglio le pieghe del detto Salvatore più scartati li occhi delle pieghe come di presenza ebbi l’onore, è ordine da S.V.I. nel breve dilei passaggio da Carrara; intanto io ho il piacere di far le sapere, che io sono attorno a fare tutto quanto Ella mi à ordinato è non trascurerò niente p quanto mi sara possibile.
Mi perdonerà Illsmo. Sigr. Cavaliere se atteso alle critiche circostanze, è per potere andare avanti sono necessitato a pregarlo sè mi volesse far grazia a pagarmi il convenuto del Cristo, è di agiustarmi ancora sè li piace li ultimi lavori meno le tre Grazie; io me prendo la libertà di scrivere direttamente alla S.V.I. perchè il mio fratello non mi scrive, è ne pure mi risponde, assicurandolo che io faccio, è farò di tutto p riusire a onore anche p le tre Grazie, che fin qui non mi sono riusite di bel marmo, mà spero di riusirvi sicuramente è darli il contento, ondei possa continuare avere l’alto onore di meritare le diLei protezione, è beneficenza con acordarmi di poterle dire di essere ad ogni prova
di V.S.I.
Carrara 28. Genajo 1833. | Obbligo: Servitore Affo: Pietro Bienaimé |