Sigr. Cavere veneratissimo
Dopo averla incommodata di persona, e dopo le sue gentili assicurazioni, che sarei stato onorato della sua presenza al mio gabinetto al Corso No. 504. sono tuttora deluso nella mia espettazione; come non vidi per anco i due Inglesi, che pure si compiacque lusingarmi di eccitarli a venire.
Lungi dal darle ulteriore incommodo mi servo della presente, e con questa la prego vivamente a concedermi il favore sopraindicato con la possibile celerità chiamandomi altrove particolari circostanze.
Accusi la gentilezza dell’ animo suo, se tanto ardisco, come la prego ad aggradire i sensi della mia decisa venerazione, e anticipata riconoscenza
Di Lei Sigr. Cavre Vemo | Di Roma 7. Marzo 1832 |
umo, Devmo, Obblmo Servitore vero
F. Brizi