Chiarissimo e Celeberrimo Signore
Questa Città fece testè coniare una medaglia ad onore del Pittore Giovanni Migliara, al quale diede i natali, per contraccambiare la gloria, che riceve da un Suo figlio, il Primo Pittore di Prospittiva, e di genere che vanti l’Italia nostra, e si valse del Celebre Incisore Putinati di Milano; il cui bulino fu guidato, e dalla somma maestria nell’arte sua, e dell’amicizia verso il Migliara, onde ne emerse un lavoro, il quale non cede nel disegno, e nell’accurata esecuzione a quelle da lui fatto per Canova, per Appiani, e per altri insigni Artisti.
Quando io avuto l’onorevole incarico di distribuire detta medaglia mi fo debito di offrirne una a V.S. Chiarma, e Celeberrima che nella difficilissime arte della Scoltura tant’alto si leva a parere trasfuso in Lei il genio di Canova come ne fanno chiara testimonianza le molte opere insigni, sicure di giungere alla più tarda posterità, di cui vanno fortunate posseditrici oltre la Capitale del mondo Cristiano, altre primarie Città d’Italia, ed altri Regni.
Voglio persuadermi che l’attestato di stima dato da questa Città a quel Suo figlio Artista sia per incontrare la compiacenza di V.S. Chiarma non solo per la Colleganza che esiste tra le arti belle, quanto perchè con detto attestato vennero onorati tutti coloro, che nelle medesime si elevano siccome V.S. Chiarma ad un grado eminente, e sommo.
Pregola di tenere questo mio uffizio quale argomento dell’alta ammirazione da cui sono compreso per i suoi meravigliosi talenti, e riverendola distintamente
mi dichiaro.
Di V.S. Chiarma, e Celeberima
Alessandria / Piemonte / il 7 Gennajo 1830:
Umillmo Devmo, ed Obbmo servitore
Antonio Viecha.
