Chiarissimo Sigre. Professore
Con molto piacere ho sentito dalla gentilissima sua de’ 16 ottobre p.p. che Ella si compiace di accettare il Titolo di Socio Onororio da questa Accademia della Valle Tiberina Toscana meritamente affertale, e per parte dell’Accademia meda: le presente i più distinti, e sinceri ringraziamenti, e per l’onore, che si è degnata di accordarle accettando, e per l’espressione gentile con le quali li è piaciuto di esternare l’accettazione. Gradisca intanto il promessole Diploma, che il Segretario delle Corrispondenze le invia per la posta.
Ben volentieri l’Accademia accetterebbe le sue cortesisime esibizioni se non temesse di sembrare indiscreta domanderebbe in tal caso, o il gesso del suo ritratto, o quello del suo bellissimo Ganimede, o quelli delle molte e molte opere, che renderanno il suo Chiarissimo Nome immortale, per ornare la Sala accademica: ma l’Accademia non vuol mostrarsi indiscreta con chi si mostra ver Lei si gentile, ed è paga di avere scritto nell’ Albo dei suoi Soci il nome del Principe degli Scultori viventi.
Colgo quest’occasione per offrirle di nuovo la mia Debole Servitù, e per protestarmele con il più distinto ossequio
Di Lei Chiarissimo Sigre. [Med Gherardi Dragomannis egen hånd:] Professore che perdonerà se attesi gl’incomodi di salute non scrivo di proprio pugno come dovrei
Sansepolcro li 8 Dicembre 1830.
[Med Gherardi Dragomannis egen hånd:] Devmo Obbmo Servitore
Francesco Gherardi-Dragomanni