Egregio Sig. Comendatore
Studio 23 7bre 1830.
Eccole la nota che qui le compiego da lei desiderata di non tutti i gessi delle opere di Canova che Lei desiderava i pae[xx] fece cenno con i loro respettivi prezzi. lo non oso di raccomandare a lei questo affare, avendo io più volte inteso con le mie orecchie dalla di Lei ingenua voce quanta stima Lei faccia delle produzioni del nostro Canova. Oso bensi in questo incontro di raccomandarle i miei marmi collocati a Lei cognito, per cui se nella entrante staggione d’inverno le si presentasse qualche amatore di tali cose, io le pongo tutte sotto la di Lei valevole prottezione, sperando che sieno oggetti tutti degni di essere presentati a chiunque ama tali generi.
Mi continui la di Lei amicizia, e mi creda veramente senza il minimo complimento pieno di stima per cui alla buona di Iddio mi sottoscrivo il suo amico
Antonio D’Este.