Egregio Sigr. Cavaliere
Finchè l’innalzamento d’un Monumento a Canova nella sua Patria era un progetto, la cui effettuazione poteva andar soggetta a tutte le umane vicende, io potevo con circospezione dispensarmi dall’invocare che il di lei Nome si trovasse tra i volontari contribuenti che da tutte le parti d’Europa accorsero per sottoscrivere a questa nobile impresa. Ma ora che il Monumento progredisce immancabilmente al suo termine con raro esempio di celerità, ricaderebbe sovra di me un rimprovero di ommissione, se trovandosi in quest’Elenco la bella serie di quasi tutti li primari Artisti d’Europa, di tutte le grandi Accademie, e pubblici Stabilimenti, di tutti li Sovrani, e Amatori distinti di Arti belle non si scorgene il Nome del Sigr. Care Torwaldsen che riempie tanto meritamente di sua Fama l’Europa intera.
Io voglio lusingarmi che a lei non sarà discaro il trovarsi sul ruolo più distinto che siasi mai veduto da che si sono fatte opere grandi per sottoscrizione, e giacchè la risoluzione di alzare a Canova un monumento tolto da uno stesso di lui modello non poteva dar luogo a lei professore di troppo alta sfera di potere in quello operare collo scarpello almeno abbiasi ora la compiacenza di vederla unito co’primi Artisti del Secolo per porre in quello una pietra, rendendo omaggio all’Arte medesima che è da lei tanto onorata.
Che se anche per avventura accadesse dovessi da lei contribuire in Roma a qualche memoria che l’Accademia o il S. Padre erigere volessero al defunto di lei Collega, ciò non toglierà lo spero che ella non voglia egualmente concorrere in una Nobilissima e pia intrapresa a cui concorre spontanea l’Europa intera, e che in pochi mesi riceverà l’ultimo suo compimento.
Colgo con gran piacere questa opportunità per rassegnarle i sentimenti dell’invariabile mia ammirazione e della stima distinta con cui ho il bene di dirmi
Venezia 4. Gen. 1827
Suo Obbmo Devmo Servitore.
Leopoldo Cicognara