Egregio Professore
Il conpitissimo di Lei foglio in data dei 6. corrente mi giunse esattamente, ma non mi giunse però cosi la primo, che non ho ricevuto. È digià per me un grand’onore e di ornamento al mio gabinetto il pregiatissimo suo Viglietto, il quale accanto ad una graziosissimo scritto di S.E. il Sigr. Conte Vaurau tengo incomiciato qual pegno d’onore.
Giacchè se furono aggraditi i miei Ronchettini, coll’au[silio] di qualche mano amico le spedirò un pajo stivali da Caccia fatti un modo da non spinare gli amatori di quest’interessante divertimento. Il Sigr. Marchesi, grand’amico della mia famiglia, rende di nuove i rispetti a V.S. e prega di tenerlo sempre vivo nella di Lei memoria – Colgo dell’oppurtunità per sottoscrivermi con tutto il piacere agli onorevolissimi comandi
Dell’Esimio Prof.e
Milano di 22. Genno 1827
devotmo Obbligatmo Servo
Anselmo Ronchetti.