Ill:mo Sig:re Cavaliere
Con lettera scrittami da mio Fratello Luigi osserviamo noi sotto scritti umilis:mi Servitori di Lei Sig:re Cavaliere con nostro sommo dispiacere, che il Bloco N:o 50. visiasi scoperto un pello, e che servire non possa per l’esecuzione di un ogetto delle sublimi di Lei oppere, non è di gista raggione, che Lei soffra un tal danno, ma stia pure persuaso Sigre: Cavaliere che mai a noi e stata acognizione nostra tal pello, e tratandosi di mol[t]e si vistose, e grandiose, e di molta premura che mi faceva mio fratello della sollecita spedizione, non è stato nepure a cognizione dei Cavatori, e ciò non si puote conosere se non che al atto della lavorazione, come di fatto e sucesso, che il Sigre Baboni nepure lui lo à conosiuto se non che avanzato di molto nella lavorazione e se in primo lo avesse conosiuto non si sarebbe moltrato in si vistosa spesa. Noi è vero siamo garanti dei pelli, mà dal altro canto corragiosi si faciamo verso la de Lei grande, e begnigna Persona e affidati come Lei è Attorniato di tante vistose Commissioni di degnarsi di fare osservare qual altro ogetto, o di Scultura ò architettura che nelle sublimi di lei oppere vi si possa ricavare, e noi saremo sempre pronti a procurare dal canto nostro a ben servirlo, e non mancheremo di inviarli altri bassi rilievi della misura di suo gradimento, e tutt’altro ciò che li puole occorre pregandolo adunque di farsi conosere la sua inata generosità onde noi non restiamo sacrificati e utilizarsi scambievolmente in simili disgrazie da noi non conosiute, che certamente non si sarebbe fata la spedizione lo preghiamo adunque di quanto umilmente chiediamo, e di fare verificare il Bloco al cognito Sigre. Baboni per potere organizare il danaro del’Ultima spedizione tratandosi che vi sono delle Cambiali fora soppra al mio fratello che sarebbe un gran male andasero in protesta uniformandosi a quello che si multera a discarico di questo marmo –
In tanto li faccio sapere che il gran bloco del Salvatore trovasi gia sotto al lavoro tutto avanzato con li punti al ingrosso da tutte le parti, è mi presenta un bel marmo tutto di una tinta uguale, senza ne machie, nere, è ne bianche dunque tanto del marmo, che per la precisione del lavoro ne stia pur certo e sicuro.
Agradisca p tanto Sig:re Cavaliere li umili rispetti di noi sotto scritti che a tutta prova si dichiariamo suoi Umismi.
Devot.mi Oblig.mi Servitori
Carrara 10 7bre 1827. | Pietro Bienaimé |
D:io Ant:o Fabbinalli volti | |
lo prego. |
P.S. mi racomando Sigr Cavaliere di dire al mio Fratello mi rispondi alle mie lettere non voglio credere mi lasiera in tanta pena e che dubitare io possa sia disgustato di me mi perdoni di tale incomodo e di novo mi dico suo umilissimo Servitore
Pietro Bienaimé