Pregmo. Sigr Cave.
È tanto vero, che io ho sempre nutrito particolare stima per il Sigr Canòva, e ammirazione pel suo nome, anche dopo morte, che quando in Roma per opera della duchessa di devonschire vè fà movimento di eriggere al medesimo un mausoleo nella Chiesa degli Angeli in Roma, io mi offersi di formare l’idea di tutto il monumento medesimo, e di diriggere, e di operare io stesso la statua principale, rappresentante la sua immagine, e ciò senza alcuna vista di mercede. Io stimo, che questo tratto possa bastevolmente garantirmi sulle mie intenzioni verso questo artista distinto, parlando di cosa, anche pubblicata nel manifesto.
Questo io posso dirle ingenuamente a riscontro del suo grazioso Foglio, che potrà anche communicare al rispettabile amico suo. Il mio cuore, e la circostanza domanderebbero ch’io facessi una cosa grande, o nulla: e fare una picciolezza disdice alla mia convenienza. Ella è così giudiziosa, che si penetrerà della mia situazione, e vorrà farmi giustizia. E ringraziandola dell’interesse, che prende a mio riguardo, e della bontà con cui degna occuparsi colle sue nobili Mase delle cose mia: alla qual sua gentilezza mi professo grato, e bramerò, ch’Ella lo vegga per prova, con vera stima, ed affezione, mi protesto.