Paolina Bergonzi
Brescia
Paolo Tosio
Indirizzo non presente
Dateringen fremgår af brevet.
Paolina sends news to her husband. A letter has arrived from Luigi Basiletti, which encloses another letter
from Giambattista Bassi with good news about the sculpture Ganymede with Jupiter’s Eagle,
cf. A44. Everybody is talking about Napoleon I’s flight from Elba.
CarmõI Consorte
Brescia 10 Marzo 1815
VerneschiII mi portò la cara vraIII, e le vre nuove, e tutto molto mi ha consolato. BasilettiIV vi scrisse, e credo, che vi abbia inchiusa una letteraV venutagli la quale da notizie consolanti del GanimedeVI.
Da due giorni il discorso predominante, allarmente ec di questa Città si è la pretesa o vera fugaVII di NapoleoneVIII dall’Isola d’ElbaIX, si citano Proclami, invasioni e mille altre cose romanzesche, i fogliX come vedrete, nulla dicono di lui, ognuno parla si consola si contrista secondo le proprie idee e speranzeXI ; a me sembra di essere come nell’anno scorso nella necessità di dovere calmare i discorsi di diversi partiti, mi lusingo che fra pochi giorni tutto sarà cessato. Il vrõXII Artefice di Specchi lo suppongo pieno di lavori. La MartinaXIII sta bene, e vi saluta, così pure molti altri, e questa sera me ne ha distintamente pregato il S.re Flaminio MarasiniXIV.
Vi prego dei miei doveri a v.a MadreXV, e con tutto l’affetto mi protesto,
La Vra AffmaXVI Consorte
Bernardo Falconi: Luigi Basiletti 1780-1859: carteggio artistico; prefazione di Fernando Mazzocca, Ateneo di Brescia, Accademia di scienze, lettere ed arti, 2019, citata in lettera 64.
Ganymedes med Jupiters ørn, 1817, inv.nr. A44 |
Last updated 26.03.2021
L’abbreviazione sta per “carissimo”.
Allo stato attuale degli studi condotti, non è possibile identificare con certezza Verneschi.
La lettera qui citata con ogni probabilità è ancora conservata nel fondo Tosio dell’Archivio Fornasini di Castenedolo.
Luigi Basiletti fu un pittore italiano nato a Brescia, molto amico del conte Tosio, anch’egli bresciano acquisito.
La lettera a cui si riferisce Paolina, che è effettivamente conservata nel Fondo Tosio e non in quello Basiletti, è la lettera del 25.2.1815, scritta dal pittore italiano Giambattista Bassi all’amico Basiletti per dargli notizie sul gruppo del Ganimede, cfr. A44, visto nello studio di Thorvaldsen a Roma e da tempo terminato.
Fu proprio grazie a Basiletti, cfr. 16.3.1815, che Tosio riuscì ad impossessarsi della scultura rappresentante il Ganimede con l’aquila, cfr. A44, oggi parte delle collezioni della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.
Proprio come scrive Paolina, la notizia della fuga di Napoleone dall’Isola d’Elba doveva essere sulle bocche di tutti: vi si accenna anche nella lettera scritta da Basiletti a Tosio il 5.3.1815.
Napoleon 1. fu un imperatore e politico francese.
L’Isola d’Elba è posta a est della Corsica e fa parte dell’arcipelago toscano. Rinomata località balneare, è nota anche per aver ospitato Napoleone Bonaparte nel suo primo esilio, durato dal maggio 1814 al febbraio 1815.
Ossia i giornali.
Le parole di Paolina, calate nel contesto dei primi decenni dell’Ottocento, ci sorprendono per la loro attualità e modernità da un lato e per la sua acutezza di pensiero dall’altro. Da queste poche righe infatti traspare come la contessa fosse perfettamente aggiornata sulla politica italiana ed internazionale, tanto da doversi porre da mediatrice, o almeno così pare, nei vari discorsi dei politici di fazioni diverse.
È tipico di Paolina Bergonzi abbreviare “vostro” o “vostra”, talvolta aggiungendo anche un simbolo di abbreviazione (~) noto come tilde, utilizzato dagli scribi antichi e medievali per segnalare la presenza di una abbreviazione. Per una lista delle principali abbreviazione utilizzate in italiano, si rimanda a Italian abbreviations.
Allo stato attuale degli studi condotti, non è possibile identificare con certezza Martina.
Stando all’Almanacco imperiale reale della Lombardia Flaminio Marasini fu un nobile italiano.
La madre di Paolo Tosio era Matilde Lucrezia Avogadro, che sposò il padre di Paolo, cioè Ottaviano Francesco Giuseppe Baldassarre Tosio, prima del 1769. Anch’essa proveniva da una nobile e antica famiglia bresciana.
Nonostante non sia riportato alcun indirizzo sulla lettera, possiamo ipotizzare che il consorte si trovasse presso la residenza storica della sua famiglia, ad Asola. Ad avvalorare questa ipotesi, la successiva lettera spedita da Paolina al marito pochi giorni dopo, e diretta ad Asola, cfr. 16.3.1815.
Affettuosissima.