Pregiatissimo Signore.
L’antica relazione che fra noi è passata ci fa sperare che conserverà tuttora memoria di noi, e che non Le riescirà discara la presente lettera.
La mia buona Cilla ed io non abbiamo cessato mai di rammentarci col più intimo piacere i bei giorni goduti in Roma, e le ore passate nella gradita di Lei compagnia, nè mai cessammo di prendere il più vivo interesse ai luminosi Suoi progressi, a Suoi viaggi, ed alle onorevoli distinzioni di cui è stato ovunque ricolmato.
La presente lettera ha un doppio oggetto, quello, cioè, di esprimerle gli esposti nostri sentimenti, e quello di pregarlo del seguente favore. Due anni fa godemmo per varj mesi la compagnia d’uno degli uomini più rispettabili che io conosca, cioè, del Conte Corrado de Rantzau Breitenburg: egli ci disse, che nel di Lei Studio si conserva il suo Busto fatto da Lei, e ci permise di pregarla a compiacersi di farne per noi una copia in gesso: lo stesso ci ripetè tempo fa in una sua lettera, come potrà rilevore dal paragrafo a ciò relativo, di cui Le accludo la copia.
Possiamo noi pertanto pregorla, di occuparsi di tal lovoro, in mezzo alle moltissime sue occupazione, per adempire il desiderio di tre suoi antichi Amici? – L’accerto che facendolo vi procurerà una vera consolozione, doppia per noi, possedendo, cioè, noi in tal’caso l’effigie di un’Homo che tanto ci è caro, ed il lavoro di un artista che da tanti anni, e si altamente apprezziamo. – Degno e caro Sige: Thornwaldsen ci faccia questo piacere, aderisca al nostro desiderio, e si assicuri, che la nostra gratitudine eguaglierà allora la profonda e meritata stima, con cui cordialmente ci sottoscriviamo
Pregiatissimo Signore
Pisa 1 Decembre 1822
Obbligo Dev: Serve ed Amico
I Conjugi Tantini.