Carissimo Amico, e Padrone Pregiatissimo
Lago di Como 25. 8bre 1818.
Mi trovo con piacere avicinato al mio ottimo, e degno Amico Thorwaldsen. Eccomi di ritorno in Italia; e la prima cosa, non potendo per ora venir ad abbraciarlo, è quello di domandargli sue preziose nuove. Dall’ultima Sua Lettera seppi, che a causa di salute, faceva un giro in Toscana. Mi fù detto in seguito, ch’Ella era andato a Napoli, come incaricato di qualche di Lei opera colà. Li Fogli pubblici francesi poi hano ripetuto, che dal Rè di Danimarca gli era stata commessa l’esecuzione in marmo del di Lei Bassorilievo, di cui n’ero pur io stato favorito della graziosa di Lei promessa. Quanto volontieri mi sarei anche sù di ciò seco Lei abbocato! Ma i miei affari mi costringono al restar quì per qualche tempo. Il più importante però si è per me di sapere come Ella stà, quali sieno i di Lei progetti raporo al restare a Roma, o forse di fare qualch’altro giro.
Per la mia parte non posso che darle ottime nuove della mia Salute, come in tutto il resto. Mi lusingo che aurà a quest’ora riccevuta altra mia scrittale da Parigi per raccomandare alla di Lei bontà ed amicizia un bravo giovane Scultore.
La prego di non lasciarmi privo de’ cari suoi Scritti, e favorendomi, mi dirigete sue Lettere a Milano ferme in Posta.
Mi comandi, mi voglia bene, e si assicuri della vera mia Stima, riconoscenza, ed affezione cordialissima
Tutto Suo Servitore ed Amico
G.B. Sommariva