All’Illustrissimo Signore
Il Sig.r Cav.r Gran Croce Thorwaldsen.
Per sangue ed intelletto
Per Amore alle Arti ed alle Muse
Splendidissimo.
L’umile Giovane
Adone Finardi
Nel Settembre 1842
I non fuggevoli suoni della sua Lira
Commendando Fidava
Sonetto
Possa ogni dì o’ mio gentil Signore,
Sorger mai sempre più glorioso e chiaro,
Ed ognor più ti sia giocondo e caro,
Tessendo a tuo favor gloria a tutt’ore.
Discordia fugga nel suo cupo orrore,
Invidia frema con il duol più amaro,
E le sommerga col suo giusto acciaro
Astrea, che sol Virtù conosce e onore.
Questa giammai ti lasci, e in te più bello
Splendi quel tuo Saper vivo e giocondo,
E il tuo operare ammiri or questi, or quello.
Questo è il mio voto sol ch’in seno ascondo
L’approvi il Cielo; onde più splendi bello
Di Thorwaldsen il Nome in questo Mondo.
Fine