Pregiatissimo Sige.
Roma 6. 8bre. 1826.
Li rispettabili Signori della deputazione del Monumento Appiani, mi aveano favorito dei graziosi ringraziamenti, dai quali ero rimasto penetrato, e pago abbastanza. Ma i medesimi, e specialmente Vo. Sigr. Illma vogliono ora onorarmi di attestato più significante della generosità del loro animo, inviandomi, come hanno fatto, uno spaccio, con entro le medaglie del detto monumento. A questa nuova loro cortesia non saprei come adaguatamente rispondere, se non che con tutta l’espressione del mio c[u]ore. Li prego adunque ad accettare i sensi della viva mia gratitudine per una memoria, che mi [x]erdò carissima, si perche mi viene da loro, si per il soggetto, che mi lusinga alcun poco, vedendovi indicato il mio lavoro. Segnatamente poi a Lei porgo le mie preghiere perche creda ch’io non dimenticherò mai le particolari obbligazioni, che professo, e mi pregiero sempre, se and[r]ò incontro di potere almeno in parte mostrarle la mia riconoscenza, pieno della quale mi protesto.
[På bagsiden er skrevet med Thorvaldsens hånd:]
I.A.S. Schoepff in Nürnberg