Sigra Clementina Stima
Sono molti anni che vi conosco per una persona piena di religione, ed onesti principj. Un sentimento di stima che ho nutrito, e nutro tuttora per voi, mi obbliga come in scrupolo di coscienza a dirvi il mio parere, rapporto alla condotta che tenete con la vostra sorella carnale.
Ascoltatemi per un momento.. Essa e non gli altri ha tutto il diritto di essere da voi ajutata e sovvenuta con quello che andate donando al terzo e al quarto, dimenticando, di soccorrere, chi merita tutto il vostro interesse, e la vostra attenzione. La religione lo vuole i legami del sangue ve lo commandono. Tutte le vostre opere buone sono inutili, e non valgono nulla innanzi a Dio che tutto pesa e che sta aspettando, perche ravveduta dello errore, vi ricordiate di vostra sorella e tornate ad abbracciarla. Consultatevi con il vostro cuore, interpellate il vostro Confessore ai consigli del quale vi dovrete uniformare. Non ascoltate la voce del mondo e de suoi seguaci, che vi ingannano, e non vi fanno conoscere lo errore, e che cercano di mettere in disprezzo quella povera infelice, debole di cervello, motivo magiore onde meritare il vostro riguardo, e la vostra premura.
Ravvedetevi nei tempi calamitosi in cui siamo, non siate sorda alle ispirazioni dello Altissimo, che vi dice di amare e sopportare, con pazienza le persone moleste benché non ci appartengano; Quale impegno adunque dovrete prendere, per chi e stretta con voi dal primo grado di parentela, in favore della quale il dovere, le leggi umane e divine, e l’istessa vostra coscienza vi parlano ? Abbandonate le pompe inutili, e le vanita, e rinunziate al pregiudizio di essere indifferente a verso colei che benché infelice e povera, non ha perduto il titolo di sorella.
Mi lusingo che questa mia ammonizione sara bastante a ravvedervi, ed in prova della vostra emenda, amo sentire il pronto riconciliamento, o almeno a riguardarla, come merita sovvenendola col di più delle vostre sostanze.
Mi lusingo, che non prenderete a sinistra parte, le mie espressioni dettate dai veraci sentimenti di pietà, e di religione.
Possa L’Altissimo consolarvi in tutti i vostri giusti desiderj ed accogliere le vostre preghiere. Supplichiamolo che tenga da noi sempre lontano, l’orribile flagello, che fa tante stragi in varie parti del mondo, onde illuminare, con questo quei tali che lo abbandonano e che si lasciano vincere dalle passioni. Vi benedico in Dio, e rimorando gli attestati di stima e di rispetto che o’verso di voi, passo a rassegnarmi
Dal convento del Carmine 20 aprile 1832 V.o Umo Devmo Serre
Il Padre Giuseppe de Servi
di Maria