Nobil Uomo Sge Cavaliere
Se mi é tolta la sorte di contemplare davvicino gli esimii bassirilievi di Lei, che esprimono anche ungu[el] et molles capillos, trovo però un alto compenso nelle Odi del cel Ricci, che a quelle del Tejo vate, e del Verosino d’assai si accostano. Cogli occhi della mente per organo delle Odi ammiro e medito gli animati e parlanti marmi suoi.
Rendo la solennità delle obbligazioni al grazioso favore del suo Anacreonte, per cui se non va[xx]io ad esprimerla con gravi parole, la colpa ne ricer[xxx] nella tenuità del mio ingegno, anzi che nella calda [se]nsibilità del cuore.
Sono per dovere e per sentimento
Di L. Nobil U. Sge Cavaliere
Camerino il 28. Ago. 1829
Umo Dvmo Suo
Tobia Dott. Fioretti