Signore Cavaliere Stimo
Roma 22. 9bre. 1828.
Possibile, che il Cuore di un Padre abbia ad essere si duro con la propria figlia al Segno di non prendere riparo Sulla periclitanti Salute della medesima ? Con forse ignorate la Sua infermità ? Non avete voi ricevuta altra mia, con la quale vi Significava il tutto ? Credete fosse una Spiritosa invenzione al Solo Scopo di agitare il vostro Animo ? Ah nò v’ingannato, io Ammonendovi di ciò vi ho leggermente punto con insensibile pungillione, onde non abbiate a Sentire ma giorno la ferita della micidiale Spada Oh che dunque indugiare ? Per non prestare orecchio a Persona benevola, che vi previene in tempo de’ disastri ai quali andate incontro, vorrete render vittima una innocente figlia, che per la Sola tema non Si confida al Suo Genitore. Deh! vi prego desistete da tal divisamento, che il vostro Animo è troppo Sensibile all’Amore figliale, e prendete a calcolo le ammonizioni Amichevoli di chi Si Soscrive
Vro Umo Servo.