Amico Carissimo | Firenze no 20 del 1825 |
Latori della presente sono due Allievi di questa Accademia che vengono pensionati dalla medesima p quattro anni onde perfezzionarsi in Roma nelle loro respettive Professioni, Uno di questi è il Sige Emilio Santarelli Scultore à voi ben noto Giovine di molto talento e di ottima volontà p lo studio, Il nost[r]o comune Amico l’ottimo Professore Sigre. Antonio Santarelli suo Padre essendo disgraziatamente da molto tempo incommadato mi à incaricato di scrivervi e caldamente raccomandarvi questo suo figlio Egli desidera che lo prendiate sotto la vostra particolare Direzione ed assistenza Egli confida nel vostro ottimo carattere, e nella vostra esperimentata amicizia verso di Lui onde riposar tranq[u]illo del buon resultato; Io pure ve lo raccomando, lo stesso faccio del altro Sige Baldassarre Calamai Pittore il quale oltre il piacere di fare la vostra conoscenza ammirare le vostre bellissime Produzioni, e avere il bene di consultarvi ne suoi studi.
Profitto del occasione p rammentarvi la nostra antica Amicizia, rammentarvi che si sta à Firenze che tante volte volevate venire, e ove tuttora vi si attende, Il mio ritratto quà eseguito in marmo attende con pazienza quattro botte della vostra mano maestra che si bene lo modello in cent[r]o.
Mia Moglie e Tito mio Figlio vi fanno tanti saluti Tito si ricorda ancora della bambina si bellina che conobbe à Roma, dateli tanti baci p me, e fate i mi saluti alla Siga Anna Maria, non sarà difficile che dentro l’anno santo io dia una scappata in Roma cosi spero avere il bene di abbracciarvi e ammirare tanti capi d’opere che sento avere eseguiti questi quattro anni, se voglio a servirvi non mi risparmiate e credetermi p sempre vostro
Affmo Amico
Pietro Benvenuti