SULLA TOMBA
DI
TORQUATO TASSO.
SONETTO
del barone [?] Giovanni DE MAJO
all’ egregio Scultore sig. Cavalier THORWALSEN.
—
É questo il maggior tempio in cui riposa,
TORQUATO, il cener tuo ! la tomba è questa,
Vate immortal, che ti sacrò pietosa
La bella Italia desolata e mesta!
Appena un umil pietra, e mezzo ascosa,
Addita al passeggier che la calpesta,
Che dal sonno di morte rugginosa
L’epica tromba tua non più si desta.
Visse Canova e ti obliò! nè l’arte,
Eternalrice dell’età passata,
Seppe, non compra, un monumento alzarte!
Ergi, Danese genio, all’onorata
Spoglia un avello generoso, e in parte
Ripara i torti dell’Italia ingrata.