No. 3575 af 10319
Afsender Dato Modtager
Giovanni Battista Sommariva [+]

Afsendersted

Villa Sommariva

Afsenderinfo

Brevet har været lukket med et rødt laksegl uden motivaftryk.

6.10.1824 [+]

Dateringsbegrundelse

Dateringen fremgår af brevet.

Bertel Thorvaldsen [+]

Modtagersted

Rom

Modtagerinfo

Udskrift: All Egrego Signore / Il Sig.re Cavre di Thorvaldsen / Celebre Scultore, Sigl.re di S. M. Danese / Piazza Barberini al di Lui Studio / Roma.
Poststemplet “11OTTOB” og “MILANO”.

Resumé

Kommentarerne til dette brev er under udarbejdelse.

Se original [Translation]

Preg[iatissi]mo mio S[igno]r Cav[alie]re Amico, e Padrone

Villa Sommariva Li 6. 8bre 1824.

Da una Lettera di codesto Spedittore Signor de Sanctis rilevo con vivo piacere, che la bella Statuetta del Signor Bienaimé venne incassata, e spedittami da quindici giorni fà; onde frà un mese spero di possederla quì, e sarà posta nello stesso Salone, ove si metterà il di Lei Trionfo, onde fargli anch’ Essa la sua Corte; come sucederà di quella del bravo Signor Freund, che gli servirà di Pendent; ed in tal mado gli eccellenti Scolari sarano coronati all’ intorno dalla sorprendente Opera dell’ esimio Loro Maestro.
Mi spiacere soltanto di sentire che debba ancora essere ritardata la Spedizione della prima parte del Freggio, ch’ erasi finita, cioè la parte che và all’ incontro d’Alessandro col carro trionfale di questo; giacchè mi pare di avergli scritto, mio caro Signor Cavagliere, che per buona fortuna si era trovato sul Sito, che siffata 1ma parte, misurata colla favoritami Lista di Carta, andava per l’apponto benissimo incontrandosi nei due angoli del Salone il taglio dei Pezzi componenti tale 1ma parte; di modochè l’unica difficoltà, che potevasi incontrare, ed a cui La pregavo, se fosse stato fattibile di rimediarvi, era per la Seconda parte, cioè quella del Seguito di Alessandro, all’ ogetto di evitare un taglio di qualche Figura negli altri due angoli di detto Salone.
Non posso quindi ben comprendere quanto mi scrive il sudetto Signor De Sanctis, che non può spedirmi Pezzo alcuno, ateso che si devono farne dei nuovi Pezzi framezzo, per cui fà duoppo di averli ancore tutti sott’ occhio.
Sò bene, che dovendosi fare della stessa dimensione, e misura tanto la Partita che siegue il Carro d’Alessandro, quanto quella che ci và incontro, hà bisognato di scorciare la prima, e far qualche nuovo pezzo per allongare la parte seconda; ma questo era già inteso, e fissato; E siccome non vano per nulla variate tali precisate misure anche nel nuovo Salone in quadrato; Così io credevo, che la sudetta 1ma partita, non dovendo subire variazione alcuna, si potesse frattanto incaminarmela giusta le fatte intelligenze. Mi perdoni caro il mio buon amico le mie inquietudini, e le atribuisca al troppo vivo desiderio che nutro, e che mi tormenta di veder in Opera siffatto prodigio dell’ Arte frattanto, che sono in vita, giacchè per dirgli il vero in un recente attacco di Gotta allo Stomaco, corto bensì, ma fortissimo non vaneggiavo che sù di tal ponto, non rincrescendomi il morire, ma il non trovare terminato il nostro Trionfo.
Vengo d’essere onorato del Diploma di Socio all’ Academia di Belle Arti di Copenague, per cui devo gloriarmi di trovarmi Colega, sebbene indegnissimo del mio ottimo Cavaliere Thorvaldsen. La Lettera accompagnatoria tutta scritta di mano dell’ eccelso nostro Principe Presidente, che vengo or-ora di riccevere, mi fà molto piacere, rilevando in essa i tratti della più viva amicizia di cui continua ad onorarmi la stessa Altezza Sua Reale.
E siccome in essa, come vedrà, mi parla di Lei, del Signor Freund, e di quanto ci interessa ambedue; Così credo di fargli cosa grata col quì mandargli la stessa Lettera Originale, che poi me la rimanderà a suo comodo, con que’ riflessi, ch’ Ella crederà, in caso di rescriverci.
Mille cose cordiali ai nostri bravi amici Signori Tenerani, e Freund, dai quali spero eccellenti notizie de’ favoritimi Loro Lavori.
Temo di averlo già di troppo importunato; ma deve permettermi soltanto di domandargli dettagliate nuove della preziosissima di Lei, a me sì cara, Salute; di pregarLa a comandarmi; a conservarmi nel di Lei cuore, com Ella lo è interamente nel mio; e da non scordarsi mai del

Tutto tutto Suo Servitore, ed Amico, e Colega
C Sommariva

P.S. Sà Ella notizie del Cameo
Girometti, e di quelli Pistrini ?
Io non ne sò nulla al solito.

Arkivplacering
m9 1824, nr. 82
Emneord
Samtidige reproduktioner af Thorvaldsens værker
Personer
Clemente Pestrini
Sidst opdateret 04.05.2022 Print