Prezio[sissi]mo mio S[igno]r Cav[alie]re, P[ad]rone ed Amico Caris[si]mo
Collina St. Colombane Li 12. 7bre 1824
Mi consola la gratissima Sua 4. corrente. Dunque posso lusingarmi, assicurarmi, che il di Lei Trionfo anderà bene, ed anche meglio nel Salone preferito ? Questo è il colmo de’ miei desiderj.
Frattando mi fò sollecito di dargli ordini perchè si prepari tutto per mettere nel modo nuovamente ideato il detto Salone, che si chiamerà di Thorvaldsen. E frattanto pure si potrebbe cominciare la spedizione della metà del Freggio, che trovarsi finita, o quella parte, che è terminata, anche per vedere come vano i Trasporti.
La pregherei quindi, mio amatissimo Signor Cavaliere, di intendersela collo Speditore Signor de Sanctis, a cui già scrissi, onde diriga a Bologna a quell’ indicatogli Speditore i sudetti Pezzi, il quale poi me li spingerà a Milano; E ciò al più presto possibile.
Fra poco andrò anch’io al Lago di Como, ove feci già una sfugita, volendo finir quì i Bagni, e la Vindemia. Sono contento, e felice di sentir in buona Salute il migliore de’ miei amici, come è Lei: Ne avevo timore. Mille come affettuose ai bravi suoi allievi, che mi favoriscono. L’abbraccia di tutto cuore ed anima
L’affezionatissimo obbligatissimo Suo Amico
C Sommariva