Mio Gentilissimo Sigr. Cavalliere Torwalzer
Mi faccio il piacere d’innoltrarle il Decimosecondo Fascicolo delli debbolissimi miei Incisi estemporanei, siccome Lei mio benigno Associato.
Già avrà Lei ricevuti gl’Antecedenti miei Fascicoli da quel mio Distributore Francesco Gaudenzi in Roma, e avrà a Lui pagato L’importo delli medesimi.
Questi bajocchi 50 importo di questo Decimosecondo Fascicolo la prego di non pagarli ad alcuno, e me li spedirà per la Posta, e le sarei poi obbligatissimo se in vece di spedirmi solamente bajocchi 50, mi spedisce Tre Scudi, che i Pavoli Venticinque che sono dippiù del mio avere, saranno in anticipazione di altri Cinque successivi Fascicoli che mi obbligo di spedirceli senza più che Ella questi cinque Fascicoli me li debba pagare. Attendo cortese, e bin[i]gno di Lei riscontro, e frattanto con tutto il rispetto, e la venerazione della più alta stima che ho di Lei oso di dichiararmi costantemente
Di Lei mio Prego. Sr. Cavalliere
Rimino li 27 Genno. 1821
Devo. Obbo. Umilisso. Servitore
Alessandro Bornaccini