Venemo Sig.e C. Thorwaldsen
Volendo toglergli l’imbarrazzo del quale è stato infastidito fino ad ora col tenere Lei le copie dell’Opere sue, ed il No di 16 Rami; La prego di ricevere dal Sig.e Ciuli mio cognato la somma di Scudi Cento della qual somma in circa mi sembra restare ancora debitore con Lei del suo avere per quest’Opera che gia è pubblicata; attendo il suo rincontro della mia delli 27 scorso per poterle appareggiare qualche varietà che vi possa essere di quello che da me avrà ricevuto, e quello che gli dovero ed in seguito lo sodisfaro del rimanente delli Scudi 48.50 dati a Camilli per mio conto.
Intanto la prego a voler consegnare a mio cognato sude il rimanente delle Copie che Ella crede rimettermi, e li Sedici rami, avendo pronta occasione di essermi rimessi in Napoli, dove spero poterne smaltire delle copie, e tentare di mandarne in varie parti. Sono stato malato, e per questa raggione non posso nel momento mandargli una prova del lato in picciolo del Carro; ma gli la rimetterò al più presto. Attendo con desiderio rincontro da Lei di quanto in altra mia gia gli dissi.
Pieno di stima, e sincera amicizia ho l’honore di essere
| Napoli li 18 Marzo 1814 | Suo obbmo Servo. F Mori |