| INSIGNE ET PONTIFICIA | |
| ACCADEMIA ROMANA | |
| delle belle arti | |
| DENOMINATA DI S. LUCA | |
| N.o 1473. |
Illmo Signor Commendatore
La Nostra Accademia nell’aver fatto inviare al Sigr. Monti l’accluso parere, e richiestogli l’emolumento dell’Atto, dovuto Statutariamente alli Signori Professori eletti in Seriti, e da questi ceduto all’Accademia, ha stimato, che ciò potesse liberamente fare col Proprietario del Cammino, non intendendo per verun conto, che dovesse riguardare il Sigr. Commendatore Thorvalsen.
Conscia quindi l’Accademia sudetta, che ciò potesse a Lei offrire qualche dissapore ha fatto immediatamente desistere da ogni altronea premura, e mi ha ingiunto di rimettere in sue mani l’accluso atto Accademico, perchè Ella possa farne ciò che di meglio Le piaccia.
Se l’Accademia avesse potuto antivedere la volontà del suo Benemerito Rispettabile ed Insigne Collega Sigr. Commendatore Thorvalsen non avrebbe neppur pensato a rivolgersi dal Sigr. Monti per l’oggetto in discorso. Ed in ciò è l’Accademia ben scusabile, perchè dal contesto delle cose narrate in proposito, chiaramente appariva non dover avere il lodato Sigr. Commendatore veruna passivita nell’affare, di cui trattasi, anzi, che vi aveva tutta la parte attiva, su cui non poteva riverberare alcuna delle particolarità usate col proprietario della cosa stimata.
Gradisca questa ossequiosa dichiarazione, che l’Accademia mi ha commesso di farle, e nel pregarla a considerarvi anche la mia, non – che la proteste della più alta stima e considerazione mi pregio ripetermi
Di V.S. Illma
Li 20. Maggio 1836.
Demo. Oblmo. Servitore
G Salvi Preside.