Caris:mo Sigr Commendatore
Molto sensibile mi riesce l’essere per il momento discosto dal mio ottimo Maestro; non e Roma che mi farebbe desiderare il tornare, ma solo per avere la continua fortuna di essere diretto nella professione da tanto Duce. Non ci voleva che li pochi mezzi che mi ànno fatto per il momento alontanare.
Sempre mi saranno scolpite nel cuore le cordiali maniere con cui sono stato ricevuto nel suo studio dopo qualche tempo che ne ero assente: Se in me altro non potrà trovare l’ottimo de Scultori, al certo troverà la vera gratitudine.
Subito che anderò in Carrara lo ubidirò nelle incombenze che mi dette nel momento della mia partenza, e le pur circostanze, dilazionasi ad andarvi, mi farò esattamente informare da mio Padre, ed in allora gl i ne renderò conto. Per ora starò a Firenze a respirare buona aria, fino che prenderò qualche risoluzione.
Prego fare tanti saluti alla Siga Elisetta, e alla Siga Annamaria. Se mi crede abile a servirlo, mi onori delli suoi comandi, che e quanto desidero, e mi creda l’invariabile suo
Firenze 10. Aprile 1833.
Affmo Servo e Scolare
Nicolao Marchetti.