Egregio Signore
Mio fratello essendo passato da Roma prima che lei vi si recasse non potè aver il bene di far la sua conoscenza che gli sarebbe stata assai cara. Non perciò voglio rinunciare ai due segni eseguiti di sua mano che Lei si graziosamente mi ha promesso a Milano; per cui la prego a volermi perdonare se rinnovo le mie preghiere per detto disegno. Voglia attribuire questa mia sfacciataggine all’ ardente desiderio di possedere un suo bel lavoro, che tanto accrescerà lustro al mio album.
Io non voglio di più trattenerla conoscendo che le sue ore sono pregiatisissime. Solo la prego di volere aggradire i sentimenti della più considerata stima, e ricevere nell’ istesso tempo anticipatamente i miei più vivi ringraziamenti, pregandola a non volere risparmiare dovunque Ella andasse capace il suo
Milano li 29. Gennaio
1832.
Um[ilissi]mo. e Dev[otisssi]mo. servitore
Michele Bisi
P.S. Il sig[no]re Ronconi che le recherà questa mia s’incarica di portarmi il disegno S’Ella si degnera di consegnarglielo.