Illustrissimo Sigr: Presidente
Progettato dal Sigr: Conte Antonio Morone pel dipinto del Teatro di Fermo riucisi colà un comparto dichiarando, che quante volte questo non avesse sodisfatto il gusto della Ilma Deputazione mi si ritornasse il Disegno; mi fu risposto dall’istesso Sigr: Conte, che questi aveva piaciuto, meno di alcune picole cose, d’appianarsi sulla faccia del luogo, e che mi portassi colà per stipulare il contratto, ed infatti tutto fu stabilito verbalmente, quindi ritornato in Patria mi fu diretta dal Sigr: Gonfaloniere una lettera con la quale si esprimeva, che se mi piacevano alcune condizioni, tra le quali quella di rimetterle altro schizzo lo ritenessi per scrittura; io accettai ed a pena lo ebbi fatto tenere altro disegno unito a due comparti di mezzo lavoro, mi fu dichiarato, che si voleva sentire il Voto dell’Ecelsa Accademia di S. Lucca ed espormi ad un concorso, io vi assentii. Mandate dal Sigr: Gonfaloniere que’riparti alla prelodata Accademia a cui Ella meritamente presiede. In oggi mi si scrive da Roma, che nelle Sedute tenute dall’ Illustre Confesso Accademico ne fu prescelto uno de’ miei, e che nell’ultima sessione definitiva il Sigr: Cochetti non amò il confronto e ritivò il disegno. E pure ad onta di tutto questo si vuole eschedermi.
Ardisco adunque di suplicare la Sigia: Vosra: Illma, e a p[r]endere quelle misure, che crederà oportune, onde garantire il mio onore, e quanto e stato pronunciato dalla su indicata Insigne Accademia. Debbo prevenire poi V. S. Illma, che ho creduto far presentare a S. E. Reverendissima il Sigr: Cardinale Camerlengo, una Petizione onde prenda parte al diritto, che ha cannonizzato il loro Giudizio a mio favore, tanto più che questo è stato provocato dallo stesso Sigr: Gonfaloniere di Fermo.
Sapendo poi quanto Ella sappia tutelare quanto le resta affidato dall’Insigne Consesso Accademico, non dubito, che vorà prendere tutto l’impegno, passanda d’intesa con S. Eminenza, perchè rimanga sopressa la Cabala, che tanto compromette.
Dalla cortesia sua spero di rinvenire scusa alla libertà, che mi sono preso ed a riscontro della quale mi onoro di offrirmele, e confermarmele
Rimini li 5. Marzo 182
D.V. Illmo Sigr: Cavagliere Presidente
dell’ Isigne Accademia di S. Lucca
Umilissimo e Devmo ed Obmo: Servitore
Marco Capizzucchi