Chiarmo. Sigr. Cavre. Preste.
Firenze 26. 9bre. 1828. -
Ricevo questa mattina il Foglio di Va. Siga. Illma; col quale mi communica[va] la rissoluzione del Consiglio dell’inclita Accademia di S. Luca d’invitarmi a precisare il tempo del mio ritorno a Roma.
Mi compiaccio di avere prevenuto le brame del rispettabile Consiglio, giacche fino dall’ordinario scorso ho scritto a Va. Siga. Illma va mio lungo Foglio, che tratta di questo oggetto, e da communicarsi all’illustre Accademia.
Nel tempo stesso però mi ha recato dolore di sentire ch’io sono incolpato di non avere scritto, quando che appena cominciai a riavermi dalla sofferta caduta, scrissi subito a Lei, come era di dovere il caso avvenutomi, e mondai la Lettera pel Sigr. Baruzzi, vivendo sempre nella speranza, ch’Ella mi avesse favorito di farne poste all’inclito Corpo, ch’Ella meritamente presiede.
La prego adunque di giustificarmi colla bontà sua, mentre rinovo i sensi della mia verace affezione, e della più alta mia stima
Devotmo: ed Obbmo. Sere: ed aco
Melchior Missirini