Sige. Cave.
Vive in me continua la memoria della bontà e gentilezza, che in diverse occasioni a mio riguardo ha usata, e di cui le rendo ben distinte grazie, pregandola ad impiegare ancora me frequentamente in cose di suo servizio. E particolarmente poi non so trovar termini onde bastantemente ringraziarla del grandissimo sincero amore che ella ha avuto nella insegnare al mio figlio Nicolino, di cui le sarò eternamente tenuto.
La prego pio, siccome i tanto gentile, di darmi ancora a suo commodo, una qualche notizia sui progressi di detto figlio, le quale formeranno una parte della mia felicità, ogni volta che saranno di Sua soddisfazione. L’amore del Padre verso i figli è cosi grande che non si può spiegare, ma duopo è provarlo onde conoscerlo; ed è si grande l’amore che nutro al io figlio, ed in conseguenza il desiderio di vederlo fare dei progressi nella sua scienza, che mi spinge a raccomandarglielo quanto so e posso, e quanto il suo buon cuore, e sincero amore verso dei suoi scolari signoraggi[x]. Le sue operazioni sono tali che sono ammirate, e risptendono per tutto il mondo, eperciò compiacendosi Ella dirigere il mio figlio, ed avendo esso buona voluntà di studiare tutto posso operare, e che sia per immitato nella sua maturata scienza e nel suo illustre modo di vivere.
Spero che ella godrà un ottima salute, quale anch’io godo, e confermandole la mia prontizia ad impiegarmi in ogni tempo, e luogo in suo servizio, le auguro piene prosperità. Suo [xxx]: Servitore
| Carrara 2 Ottobre 1827. | Pietro Marchetti |