| Veneratismo Sige Torwalsen | Genova 20 Luglio 1826 |
Il Sige Ritchie giovane scultore scozzese di bellissime speranze, si reca in Roma, inviatovi da una società di suoi amici ammiratori de’ suoi talenti, affinchè abbia occasione di perfezionarli. Esso mi è stato caldissimamente raccomandato dalla Scozzia e nè termini i più lusinghieri per lui, tanto a riguardo delle ottime sue disposizioni per l’arte, quanto per la somma bontà del suo carattere ed excellenza della sua condotta. Io non saprei come meglio dimostrare ad esso ed à suoi amici protettori la premura che ne prendo e la stima che faccio della raccomandazione quanto procurandogli il mezzo di fare la conoscenze personale dell’egregio Sige Torwalsen, cosa della quale il Sige Ritchie mi ha mostrato il massimo desiderio. Egli bramerebbe ardentemente di essere da Lei diretto nel difficile cammino dell’Arte e stabilirsi nel suo studio. Io le assicuro che le sarò riconoscentissima per quanto ella vorrà operare in favore del Sige Ritchie. Me felice se potessi io pure essere utile a lei o a qualche amico suo in Genova, ove ho stabilito la mia dimora da più di un anno e mezzo, essendomi maritata al Dottore Mojon di questa citta. Pur troppo vedo che sarà difficile ch’io possa giammai obbedirla in qualche cosa, attesa la mia nullità. Tuttavià ella si ricordi che ha in me una persona tutta a suoi comandi e che le sarà sempre Devotissima Ammiratrice e Serva
Bianca Milesi Mojon