Stimatissimo Signor Cavaliere
Trovandosi l’umile Suplicante Cesare Catena, per essere già da due Mesi a questa parte primo, per una ostinazione inconcepibile del’ Ministro di potere riscuottere la sua piccola pensione della Baviera! avendogli il detto Cardinale Ministro Negato, senza poter sapere la Cagione di farle la fede di Sopravivenza, Senza la quale il Banchiere non vuole Pagare! può ella ben comprendere in qual desolamento, e aflizione si trovi il sottoscritto, il quale non avendo a chi Ricorrere, se non all’sperimentata sua bontà e Prottezione, acciochè, La Pregherebbe, volesse degnarsi di fare un calda Raccomandazione al Ministro in suo favore :/esponendogli l’infelice stato del sottoscritto/: e nello stesso tempo il medessimo prega caldamente Lei se volesse degnarsi, stante questa dolorosa circostanza di mandargli un qualche Ajuto, molto più per esser amalato, e senza più anojarla, domandando scusa della Libertà, ed incomodo, e tutto sperando dell’ suo buon’ Cuore si Protesta con la Più Profonda stima di Lei.
Casa li 28: Aprile 1826.
Umo Dmo Sre
Cesare Catena