Illustrissimo Signore.
Torino il 3 7bre 1825.
Sicuramente la S V. Ill.ma avrà avuto notizia dal mio Figlio, che per bonta del nostro Sovrano s’aprirono Concorsi per li Studenti di Scultura Pittura, ed Architettura, ma però questi Concorsi non avranno luogo, che di tre in tre anni secondo il formato stabilimento, e non saranno ammesso Concorrente, che eccedano l’eta d’anno 26. termine di rigore: il detto mio figlio cadrebbe in questa prescrizione, se non venisse in quest’anno a concorrere; e per altra parte trovandomi io carico di famiglia, e danneggiato nelle miei interessi da gravi disgrazie sofferte in commercio sin dal 1820, e da perdita quindi ancora fatta di crediti di qualche entita io sono nella imponente circostanza di dover tentare d’alleggierirmi questa spesa col farlo concorrere, essendo affidato, che gl’useranno, qualche riguardo per il poco tempo, che applicò a tale studio in Confronto degl’altri Concorrente, e che giudicheranno alla proporzione del tempo per il progresso sperabile.
Affidato così, e per altra parte pienamente al possesso della bonta tutta particolare di V.S. Ill.ma averso il detto mio figlio, la prego in grazia voler Ella farle consegnare l’acchiusa, e disporlo alla partenza, accui non inclina troppo anche per timore di soccombere, e quando per particolare tratto della somma di lei gentilezza volesse concena di lei pregte Commendatizia far qualche cenno del progresso sperabile col tempo dal medesimo nella sua carriera stante la volonta, ed assiduta al lavoro, io son persuasissimo, che potrebbe riportare un qualche premio, come troverei così sollevato almeno in parte da queste peso, abbonchè per la somma regola del foglio non sia grave.
Scusi la mia confidenza ancinata dalla fiducia, che inspira la grandezza d’animo de’ sublimi Artisti fra cui particolarmente figura la S V Ill. ma e mi creda col più profondo rispetto tutto dedito alli di lei Cenni
Di VS Ill.ma
Umilmo ed Obbmo Servitore
Francesco Bruneri
Regio Liquidatore