Luigi Basiletti
Brescia
Paolo Tosio
Sconosciuto
All Ornatsso Sige
Il Sig il C[onte] Paolo Tosi
S[ue] R[iverite] M[ani]
Brevet er forsøgsvist dateret til tidligst 1819, hvor Tosio købte portrætbusten Eleonora d’Este udført af Canova. Muligvis kan denne erhvervelsesdato fastsættes som dette brevs tidligste datering, hvis man forestiller sig, at Basiletti grafisk har gengivet de to værker, som Tosio havde købt af hhv. Canova og Thorvaldsen, jf. Elena Lucchesi Ragni, Maurizio Mondini: Antonio Canova e il suo tempo: sculture e dipinti dei Musei Civici di Brescia, Breno 2009, p. 16.
Basiletti sends some engravings to Tosio, among them reproductions of works by Canova and Thorvaldsen.
C[arissimo] A[mico]
Vi prego di aggradire le due mie incisioni ad aqua forte del nostro tempioI d Ercole, com pure la piccola raccolta di alcune opere di CanovaII e ThorvaldsenIII che mi sembra che non vi dispiacessero.
Ciò non sia mai per contraccambiare di tante obbligazioni che ho con voi; ma solo per affetto di quella verace amicizia che vi confermo
Vostro aff Obl amico
Luigi Basiletti
Bernardo Falconi: Luigi Basiletti 1780-1859: carteggio artistico; prefazione di Fernando Mazzocca, Brescia 2019, lettera 332.
Last updated 27.05.2021
Il tempio a cui si riferisce Basiletti, tradizionalmente attribuito a Ercole, fa parte dei numerosi ruderi di antichità romane che nei primi decenni dell’Ottocento attrassero l’attenzione degli eruditi. Basiletti fu proprio il promotore degli scavi che dal 1823 interessarono l’attuale area del Capitolium bresciano, grazie all’appoggio datogli dai membri dell’Ateneo di Brescia.
Antonio Canova fu considerato il maggiore scultore italiano del Neoclassicismo. Tosio nel 1819 acquistò il Busto di Eleonora d’Este scolpito dal Canova. La data dell’acquisto del busto potrebbe essere considerata un termine post quem per la datazione della lettera stessa, considerando l’ipotesi che Basiletti abbia riprodotto le opere di Canova e Thorvaldsen parte della collezione Tosio stessa. Cfr. Elena Lucchesi Ragni, Maurizio Mondini: Antonio Canova e il suo tempo: sculture e dipinti dei Musei Civici di Brescia, Breno 2009, p. 16.
Ipotizzando di nuovo di collocare la lettera dopo il 1819, Tosio ottenne nell’ottobre del 1815 la scultura con il Ganimede e l’aquila, cfr. A44, di Thorvaldsen grazie all’amico Basiletti, cfr. 17.10.1815. Solo nel 1831 acquistò dalla marchesa italiana Maria De Pecis, sorella del conte Giovanni Edoardo De Pecis i due tondi marmorei con Il Giorno e La Notte, cfr. A902 e A901, realizzati dallo scultore italiano Gaetano Matteo Monti a Roma nello studio di Thorvaldsen sotto la sua supervisione.