Giovanni Battista Bassi
Roma
Luigi Basiletti
Brescia
Udskrift: All’Ornatissimo Signore Il Sig.r Luigi Basiletti Cel. Pittore Figurista
Dateringen fremgår af brevet.
Bassi has visited Thorvaldsen and seen the group Ganymede with Jupiter’s Eagle, cf. A44, which has been completed for a long time. The statue should have been sent off, but Thorvaldsen does not remember who was to be in charge of the shipment and asks Basilletti to let him know. Bassi writes about the great success of the statue and sends greetings to their mutual friends.
Caro Basiletti
Roma li 25 Febraro
1814I.
Nell’Odierno passatoII ti scrissi in risposta all’ultima tuaIII cariss.ma[?] ove ti dissi che il tuo Sig.r BrescianoIV non è per anche giunto in Roma, o almeno io non hó avuto per ora il piacere di conoscerlo.
Ieri mattina sono stato da TorvaltzenV, ed ho veduto il tuo gruppo del GanimedeVI già terminato da moltissimo tempo. Ho fatto li tuoi Saluti al medesimo, e te li rimette duplicatamente, e di cuore. Mi há detto che te l’avrebbe già spedito; ma non si riccorda più a chi lo debba consegnare; onde converrá, che tu gli scriva il nome della personaVII, alla quale deve essere consegnato per la spedizione.
Ti assicuro che è riuscito un gruppo graziosissimo e piace a tuttiVIII quelli che lo vedono. Molti Inglesi se ne sono innamorati, e Torvaltzen avrebbe potuto venderlo più volte. A me piace assai ma assai, esono sicuro che farà lo stesso effetto a tutti.
MontiIX BattagliniX ti salutano di cuore. Io poi ti dò un abbraccio, e ti prego di darmi tue nuove, e credimi Sempre
Il tuo Bassi
Salutami tanto il Sig. FacchettiXI, e Sig. OchiXII
addio
È possibile seguire come continua la vicenda nella lettera del 16.3.1815 dove Basiletti scrive a Thorvaldsen dando indicazioni sulla spedizione dell’opera.
Nella lettera del 10.3.1815 inoltre, la moglie di Tosio – Paolina Bergonzi – informa il marito dell’arrivo di una lettera di Basiletti, cfr. 5.3.1815, a cui ne è allegata un’altra che dà notizie del Ganimede: ovvero la lettera presente, scritta da Bassi, che per questa ragione si trova nel fondo Tosio e non in quello Basiletti.
Ganymedes med Jupiters ørn, 1817, inv.nr. A44 |
Last updated 03.02.2021
Falconi e Mondini propongono di leggere la data della lettera come 1815. La trascrizione errata dell’anno va imputata a un probabile errore di distrazione da parte dello scrivente, che nel 1814 risiedeva a Roma e quindi potrebbe aver avuto la possibilità di vedere il gruppo scultoreo nello studio di Thorvaldsen.
Bassi aveva scritto una lettera a Basiletti il giorno precedente, oggi perduta.
Al momento non siamo in possesso di alcuna informazione sulla lettera spedita da Basiletti a Bassi.
Allo stato attuale delle ricerche non sappiamo chi sia il bresciano che sarebbe dovuto arrivare a Roma, che per il momento Bassi non ha ancora incontrato.
Come spesso accade, il cognome del celebre scultore danese viene qui storpiato. Per altri esempri, cfr. Alberto or Bertel?.
La scultura, che rappresenta Ganimede e l’aquila, cfr. A44, è oggi conservata ed esposta presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.
Nella risposta di Basiletti alla presente, cfr. 16.3.1815, troviamo le indicazioni in merito al trasporto dell’opera, affidato allo spedizioniere italiano Francesco de Sanctis.
Il motivo iconografico del Ganimede con l’acquila, declinato e replicato in varie versioni, ebbe una notevole fortuna iconografica e divenne una sorta di marchio di fabbrica dello scultore danese. Cfr. Stefano Grandesso, ‘Ganimede e l’aquila’, in: Sergej Androsov, Fernando Mazzocca, Antonio Paolucci: Canova: l’ideale classico tra scultura e pittura, con Stefano Grandesso, Francesco Leone, Cinisello Balsamo 2009, pp. 235-236.
Falconi ipotizza che il Monti qui citato sia da identificare con il pittore italiano Giovanni Monti (1779-1844), paesaggista nativo di Ferrara e attivo a Roma, di conseguenza probabilmente vicino alla cerchia di Basiletti e Bassi.
Denne Battaglini er p.t. ikke nærmere identificeret.
Denne Facchetti er p.t. ikke nærmere identificeret.
Denne Ochi er p.t. ikke nærmere identificeret.